LA STORIA DEL PAESE


NOVITA

Un evento da ricorare
Gazzetta di Mantova 10-1-1972
Dopo una bella ricerca sono arrivato a trovare un po' di documentazione a proposito di un evento che ha toccato  molto il nostro paese, il trasferimento della sede comunale da Buscoldo a Montanara.
Che come narrano le cronache avvenne nottetempo per sfuggire alle inevitabili rimostranze degli abitanti di Buscoldo!

Abbiamo qui a fianco la:
Gazzetta di Mantova del 10 Gennaio 1872,
che riporta l'informazione pubblicata sulla:
Gazzetta Ufficiale del 3 Gennaio 1872
(vedi SOTTO e la trovate QUI)

VITTORIO EMANUELE II
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA

   Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Nostro Ministro Segretario di Stato per gli Affari dell'Interno;
   Vista la deliberazione del Consiglio comunale di Curtatone, in data 1° marzo 1871, relativa al trasferimento della sede del Comune nella frazione Montanara;
   Vista la deliberazione emessa dal Consiglio provinciale di Mantova, in data 12 settembre 1871, in coerenza al disposto dall'articolo 176, n. 1, della Legge comunale 20 marzo 1865, Allegato A;
   Abbiamo decretato e decretiamo:
   Articolo unico. Il Comune di Curtatone, nella Provincia di Mantova, e' autorizzato a trasferire la sede municipale dalla frazione Buscoldo a quella di Montanara.
Ordiniamo che il presente Decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
   Dato a Firenze addi' 12 dicembre 1871.

VITTORIO EMANUELE


Registrato alla Corte dei conti addi' 26 dicembre 1871 Reg. 58 Atti del Governo a c. 124. D. Gherardi. Luogo del sigillo. V. Il Guardasigilli De Falco. G. Lanza.


N.B. il testo lo trovate a QUESTO LINK ma è stato corretto dal documento ufficiale che riporta in modo errato il nome del paese (Buscardo)
Gazzetta Ufficiale 3-1-1872
 
Ritagli di Giornale
Voce3 un po' di storia del nostro paese
nei ritagli di giornale
certo erano tutti.......
Gazzetta4 Altri Tempi
Gabriele Romano Learco ACLI 13/2/1958 Un po' di storia "minima"
piccoli personaggi di un piccolo paese della bassa
raccontata qualche anno fa da chi ancora poteva ricordare
un grazie a Gi erre elle che ci hanno lasciato
non possiamo dimenticare

Gabriele (Spezia) - Romano (Sarzi Amadè) - Learco (Beccari)
Monumento ai caduti di Buscoldo
monumento ai caduti di Buscoldo
Comunicato DIAZ
 
La storia di Luciano (di L.Arduini)

DA CORTE
BUSCOLDINA
AI MONTI URALI


La storia di Luciano
partito per la Russia
e mai più ritornato.

Una bella ricostruzione
basata su lunghe ricerche
di Luciano Arduini
Maurizio Stringhini

la storia del soldato
Bruno Stringhini

Bruno Stringhini
     
Il confine ritrovato (di G.Galli)
Targa Ronchi piccola


IL CONFINE RITROVATO
Curtatone tra il 1859 e il 1866



 nelle foto la TARGA posta nella frazione di Ronchi il 21/10/2017
a ricordo del vecchio confine

Targa grande

una raccolta di VECCHIE MAPPE di Buscoldo
vecchie mappe
 
Una ricerca storico-geografica di Giuliano Galli
paleoalveo e serraglio
 
Breve storia del paese
serraglio mantovano Buscoldo, centro agricolo a poco più di 10 Km a sud di Mantova, presenta una etimologia incerta tra Bosco Alto o Bosco Antico (si pensa anche a Bis Colto cioè edificato due volte).
Più sicure sono invece le sue origini, testimoniate da numerosi ritrovamenti neolitici e tombe romane nelle campagne circostanti, così come l' importanza geografica e militare della zona, certificata da molti documenti del XIII secolo. Più precisamente, le depressioni vallive di antichi alvei fluviali rendevano la zona pescosa, anche se alquanto malsana, ma nel contempo anche di grande interesse strategico per la difesa militare esterna della città di Mantova. Con il suo castello "castrum Buscoldi" e due torri, ora scomparsi, questa località era un punto obbligato del sistema difensivo ideato nella prima metà del 1200 e denominato "Serraglio"; quest' ultimo toponimo è attualmente rimasto a denominare una piccola borgata situata alla periferia del paese. Già alla fine del XII secolo vari documenti riferiscono della Pieve di Assile (Buscoldo) nella Diocesi di Mantova.
La storia non annovera in Buscoldo fatti o avvenimenti particolarmente significativi, se si esclude un suo coinvolgimento nelle vicende risorgimentali: il 29 maggio 1848 nell' ambito della gloriosa battaglia di Montanara e Curtatone la località "Santa" fu teatro dell' accerchiamento dei patrioti tosco-napoletani che eroicamente contrastavano a Montanara le truppe di Radetzky da parte del terzo contingente austriaco di 4.400 uomini comandato dal principe Frédéric Liechtenstein.
Negli anni 1859-1866 il territorio buscoldese era diviso tra il Regno del Piemonte e l' Impero d' Austria dal canale Corbolo che costituiva un tratto di confine, e grazie a un' accurata ricerca di Giuliano Galli abbiamo ricostruito la mappa del nostro territorio nel 1860.
Anche di questo fatto ne rimane un toponimo "La Stanga" ad indicare il posto di confine (leggete cosa riporta Ippolito Nievo a tal proposito). Agli inizi del 900 Buscoldo fu teatro non secondario delle "giornate rosse" di Mantova. Nel dicembre 1919 scoppiarono le famose lotte sociali e politiche che ebbero proprio nel dirigente sindacale buscoldese
Giuseppe Bertani uno strenuo difensore delle classi popolari e che nel clima di violenza di quelle "giornate" perse la vita.
cartolina
reperti Anche le vicende della Resistenza al nazifascismo e della guerra di Liberazione Nazionale (1943-1945) hanno visto episodi e protagonisti significativi nella nostra realtà paesana : tra tutti vanno ricordati Enzo Lombardelli di Piacenza, ucciso dai fascisti in località S. Lorenzo di Castellucchio il 25 novembre 1944, a cui è dedicata la piazza principale di Buscoldo ed il ventenne Sante Salmaso ucciso dai tedeschi il 23 aprile 1945 alla corte Mantellaria prima di Castelmerlino. Si può concludere che nella sua lunga vicenda Buscoldo non ha vissuto acclarati avvenimenti ed avuto insigni personaggi da entrare nei libri di storia; ha visto comunque una lunga, difficile, generosa vicenda umana, una storia intensa di sofferenze, di fatiche, di speranze, di generosità di donne e di uomini che hanno resi concreti ambiziosi progetti di riscatto e di progresso collettivo.

I. B.

   

IL MUSEO CHE NON C'E PIU'
Questo museo ormai non esiste più, non ci sono più i curatori, non c'è più la sede,
sono passati 20 anni ed ormai è tutta "storia", quindi quanto sotto rimane solo a documentare quello che era una volta.

Museo della civiltà contadina e artigianale
di Vittoria e Giuliano Gandolfi
Uscendo da Buscoldo e percorrendo Strada Chiarella Senga in direzione Scorzarolo-Borgoforte a circa 1 Km si incontra sulla sinistra Podere Virgilio, una bella moderna struttura che ben si integra nell’ambiente, nel clima, nelle coltivazioni, nella quiete che caratterizzano questa bel lembo della campagna mantovana.
Proprio qui, in un’ala di un accogliente capannone è situata la raccolta del materiale etnografico sulla civiltà contadina, frutto di un profondo amore e di un lungo lavoro di riordino, sistemazione, restauro di “oggetti” appartenuti alla famiglia Gandolfi, una delle più antiche del nostro territorio, a cui vanno sinceri riconoscimenti.
Pur nella semplicità degli obiettivi e limiti delle strutture, si tratta di un ottimo percorso didattico molto utile alle scuole e a tutta la cittadinanza.
Perché è importante raccogliere gli oggetti del passato? Citando Silvano Ragazzi, curatore di un analogo museo a Bagnolo San Vito, si può rispondere perché molti percorsi storici partono proprio dalla storia della famiglia, del territorio, del paese; perché molti oggetti rivelano un calore affettivo, un ricordo ed una manualità paziente e precisa; perché il valore della memoria, l’artigianalità dei mestieri scomparsi e le testimonianze orali e materiali possano educare al rispetto delle esperienze altrui, dei ritmi naturali e degli ambienti sul territorio; perché i documenti del recente passato dei nostri nonni non costituiscano soltanto un fatto occasionale o nostalgico, ma un momento socio-educativo di aggregazione, coinvolgendo i vissuti di generazioni diverse attorno ad uno stesso progetto culturale; perché col sorgere di nuovi linguaggi comunicativi nell’era della globalizzazione, è bello e rassicurante sentirsi circondati da oggetti di una cultura popolare, da colorite espressioni dialettali, da modi di dire e proverbi ricchi di significato.
Lo scopo quindi della raccolta e della sistemazione funzionale del materiale è quello di proporre ed affiancare alla scuola e alle altre agenzie educative la testimonianza viva del recente passato agricolo della nostra gente, coinvolgendo ragazzi e adulti in un percorso storico e ambientale carico di valori, tradizioni e significati culturali.
Ci si augura che, approfittando della gentilezza ed ospitalità dei Sigg. Gandolfi, anche questo retaggio della cultura contadina, siano molti i visitatori che possono gustare e vivere questo piccolo grande museo.
Chi volesse contribuire ad arricchirlo può “prestare” oggetti significativi della nostra civiltà contadina ai Sigg. Gandolfi che volentieri li esporranno nel loro museo.

a cura di Iginio Bottani

 

Ricordiamo che una più ampia trattazione della storia del paese  la potete seguire a puntate sulla versione online della "Voce dell' Oratorio",
tratta a sua volta dal CD-ROM realizzato dalla scuola Elementare di Buscoldo.





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