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Amarcord
Happy Days
Pensieri e Parole
Storia di Buscoldo

 


 

Coloriamo il Mondo !!!

Accipicchia quanto sono stati bravi i bambini delle scuole elementari, hanno proprio colpito nel centro. Voi che ne dite? Il primo pensiero che mi è passato per la testa quando due amichette mi hanno presentato l’invito alla loro serata a teatro è stato, stupore. Mi sono stupito per la semplicità e la forza del messaggio che il disegno trasmette.
Da qualche mese a questa parte il mondo sembra aver smarrito i suoi colori. Il terrorismo e la "giustizia duratura", la morte e la crescente diffidenza nelle relazioni tra le diverse culture, l’enorme disparità di ricchezza nel mondo e i dati preoccupanti sulla salute del pianeta sono temi che tolgono il sonno. Durante i tempi cupi fanno bene le testimonianze che invitano a pensare al futuro, a contribuire nel nostro piccolo a costruire qualcosa di migliore. Ne ricordo alcune recenti: la partecipazione degli scout del paese alla marcia della Pace di Assisi, l’invito del Papa a tutte le confessioni religiose a condividere l’ultimo giorno di Ramadhan e l’appello lanciato dalle scuole elementari lo scorso venerdì durante il tradizionale spettacolo natalizio. Testimonianze, inviti, esempi che servono a scuotere le coscienze e ad aprire gli occhi.

Si avvicina il tempo di Natale, Don Giulio ci ricorda l’avvento di Gesù e del suo messaggio di pace; sarà un Natale particolare ma un segno di speranza è l’atto chiesto a ciascuno di noi. Riflessione e speranza.

La vita del paese intanto si lancia verso nuove grandi mete. Il restauro dell’organo della chiesa sarà un’avventura e mira a rinsaldare quel sottilissimo filo della tradizione che talvolta passa per simboli concreti che richiedono enormi investimenti. Come una chiesa, un organo, un teatro. Il teatro Verdi apre una nuova stagione musicale e speriamo riesca a diffondere i colori dell’arte nel cielo di Buscoldo. Non so se vi è mai capitato di notare il fermento che precede la preparazione degli appuntamenti musicali: gente che va e che viene, voci melodiose che escono da ogni angolo dell’edificio, allegre combriccole di musicisti in giro incuriositi per le vie centrali del paese, ragazzi e ragazze che offrono il loro contributo e per una sera si costringono dentro vestiti da film … Insomma vita da teatro.

E poi la poesia, un concorso intitolato ad un amico che è un invito ad esprimersi. Perché tutti dentro siamo un po’ poeti e abbiamo un sacco di storie da raccontare. Non è necessario tradurlo in versi, lo si nota in certi sguardi rubati, nella passione verso un particolare mestiere, nella dedizione nell’assistere una persona che non può o non vuole, nei racconti di un nonno al suo nipotino ed ancora nei colori irraggiungibili delle foglie autunnali e nella neve che scende silenziosa e ci stende tutti al tappeto; ecco lì c’è poesia, basta saperla osservare. E anche la vita di un piccolo paese si anima e disegna un piccolo mondo a sé. Ecco dove colpisce l’appello dei bambini ad usare i colori, ad esaltare la poesia che esso contiene. I misteri della vita sono così intensi e appassionanti che richiedono tutta la nostra energia. Come l’energia che un bambino dedica ai suoi giochi. Non vi siete mai persi nell’osservare un bambino mentre gioca? Ci mette l’anima e non si risparmia. Prendiamolo ad esempio.

Nicolò Agosta