AL GRATADUR

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il Maldicente
Voi tutti sapete meglio di me chi sono il presidente e l’assistente ecclesias=
tico della Giac maschile di Buscoldo alla quale appartengo anch’io, contento
di appartenervi, se non fosse per certi tiri mancini che questi due signori
fanno agli iscritti e così anche a me. Adesso si sono sognati di redigere un
giornale umoristico=satirico tutto questo per dir male del prossimo dimenti=
cando gli insegnamenti di Cristo, (ama il prossimo tuo come te stesso), per
pettegolare sui fatti altrui invece di ricordare i loro difetti e le loro
colpe (vedono la pagliuzza nell’occhio degli altri e non s’accorgono della tra=
ve che è nel loro). E così si sono contornati di altri maldicenti, dei quali es=
sendo giovani belli onorati e con un radioso avvenire, non faccio i nomi, per
dir male degli altri. Sono sicurissimo che avranno trovato qualcosa da dire
anche sul mio conto. Ora poi, per rendere completa la loro opera nefanda
hanno costretto me ad inventare maldicenze sul conto dei miei amici, amiche
e parenti fino al sesto grado in linea collaterale.
Il loro atto sbirresco è accaduto ieri sera quando vedendomi mi si sono fatti
davanti con viso soave e a mani giunte chiedendomi la tessera dell’associazione
per vedere che numero portasse. Quando me l’ebbero in modo cosi fraudolento
carpita mi parlarono dei loro progetti: -- Noi abbiamo deciso di scrivere un
giornale sul quale parleremo dei difetti, pecche e manchevolezze di tutti noi
buscoldesi, affinchè ognuno veda i propri e prenda provvedimenti correttivi: sarà per
l’associazione un opera a grande potere costruttivo - . Meglio del piano Fanfani.
Quando io, mi accorsi che queste non erano altro che parole di belle formule
ma che il fine della loro azione era ben diverso, feci le mie osservazioni e
dissi di non voler essere coinvolto e compromesso nelle loro malefatte. li vidi
allora cambiare improvvisamente aspetto: l’occhio si fece torvo, la fronte
divenne bassa e corrugata, la barba crebbe loro lunga ed ispida (specie a Don
Marino). “ o accetti di collaborare per la nostra opera o non sarai più degno
di restare in associazione e quindi di tenere questa tessera “. Fui costretto
ad accettare e spero di essere perdonato. Essi si ricordavano di certe storie
che io avevo raccontato per ischerzo perchè sapute in sogno e mi costrinsero
a metterle per iscritto. Una volta dissi che Orazio avrà trenta camicie di
colore scuro, me lo fecero scrivere:. Che cosa c’è di male..? Ho colpa io se a
lui piace una tinta piuttosto che un’altra..? (Vedere in queste notizie alto
potere costruttivo). Erminio, a Roma, in occasione del convegno A.C. va al cine
Metropolitan e sputa sul tappeto di velluto rosso che ricopre il pavimento.
Da un “baccarese” che vende uva ne compra un grappolo senza pagarlo.
Franco e Carlo P. sono maestri in tutto, ma che bisogno c’è di scriverlo..?
A cosa serve..?  É forse un difetto..? Ma non è meglio avere in associazione della
gente che la sappia lunga, che sappia districare certe matasse imbrogliate..?
Sempre retrogradi questi preti: vogliono tenere le persone allo stato di
ignoranza per servirsene come meglio credono. (Come hanno fatto di mè in
questa faccenda). Dissi una volta che Franco M.  ha la giacca corta una spanna
sopra il ............, alla gagarella del BiffiScala, e i calzoni a mezz’asta, ma
che colpa ne ho io se il taglio del vestito era di 2,20. (Non so poi con questo
cosa si ricostruisca). Cesare B. ha il naso lungo e lo ficca dappertutto.
La colpa ne é sua se la natura é stata ingrata. La sign. Piccoli quest' anno
insegnerà all' asilo per famosa legge di compensazione: l' anno scorso
insegnava a dei bambini di non meno di 40 anni.
Le sigg.ne Ressi quest' anno non staranno sempre chiuse in canonica e possono
darsi anche la cipria (Palmolive); rossetto niente poiché se lo mangiano
tutto le loro amiche di assoc. esclusa la sign. Fontanesi. Ne avrei molte altre
da raccontare ma siccome adesso si tratterebbe di sparlare dei sigg.
dirigenti, mi hanno imbavagliato e imposto di tacere fino a nuovo ordine, pena
otto giorni di esercizi spirituali; e allora....stop.
Clemens