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2.
Marzo 1860. Corrispondenze particolari dal confine
mantovano a
«La Perseveranza» |
Dal
confine mantovano, 6 marzo
Da una settimana circa, numerose pattuglie di gendarmi e soldati
austriaci percorrono tutti gli stradali che mettono alla nostra
frontiera; chiunque viene incontrato, viene ricercato del passaporto, e
qualcheduno anche rigorosamente perquisito. Molti contadini ed
affittuali, che fin qui avevano libero l’ingresso alla
frontiera austriaca ed alla città [Mantova], muniti della
sola carta d’iscrizione del Comune, vennero fermati dalle
dette pattuglie, arrestati e detenuti nelle carceri di polizia per
qualche giorno: parecchi vi sono ancora. I soli muniti di passaporto
vengono rispettati: fin qui, e fino ad un certo punto,
l’Austria usa del suo diritto, che però
è soverchiamente spinto; ma dove il vigore è
assolutamente illogico e vessatorio, è contro gli abitanti
del Comune di Buscoldo, che sono nella zona neutrale.
La
frontiera austriaca a Buscoldo è demarcata dalla sinistra
riva dello scolo Fossa viva, dove vi è poca parte
dell’abitato di Buscoldo colla residenza comunale; poco
discosto da questa e sulla destra dell’altro scolo di Lodolo,
vi è il paese di Buscoldo, territorio neutrale. Dopo la
guerra era permessa la circolazione fra il paese e la frontiera
austriaca, purché gli abitanti fossero muniti di carta
d’iscrizione del loro Comune: pochi giorni sono, e senza
alcuna diffida nemmeno officiosa, chiunque del detto territorio neutro
viene trovato sulla frontiera austriaca, con o senza carta, viene
arrestato e tradotto a Mantova. Questi fatti
indispettiscono oltre ogni
dire, e mostrano tutta la rabbia rozza e selvaggia
dell’austriaca dominazione. Poche sere sono, tre cacciatori,
veduto un operaio colla barba all’italiana in contrada poco
frequentata, se gli avvicinarono, e l’un d’essi,
senza proferir parola, cavata la lunga baionetta, lo feriva nel capo:
l’infelice corre pericolo di vita.
Jeri arrivarono a Mantova sette vetture cariche di persone civili,
arrestate nei comuni di Gonzaga e Suzzara; parlasi di molti altri
arresti fatti in varii luoghi della provincia.
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fonte: www.ippolitonievo.info
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14.
Marzo 1860. Corrispondenze particolari dal confine mantovano a
«La Perseveranza» |
Lunedì
la Commissione militare internazionale franco-sarda-austriaca ha
riconosciuto il terreno e studiato sulla carta della nuova frontiera
fra le Grazie e Scorzarolo; un tale tracciato ha per base la
dichiarazione del governo imperiale francese, «che
l’abitato di Scorzarolo e delle Grazie abbia a rimanere
all’Austria».
Ecco
come
sta la linea.
La
nostra
frontiera parte dal Mincio, di fronte al caseggiato del fondo vallivo
la Ca-bassa delle Grazie, e si porta sin contro alla siepe sporta in un
orticello dell’abitato del borgo; indi arriva sino alla
canaletta d’irrigazione dei prati Capilupi, e segue questa
fossetta sino all’intestatura della strada comunale di
Pozzarello colla strada postale, e per poco tratto la segue, per poi
prendere la stradella Cristofori, cui abbandona per prendere altra
stradella, che mette al Molino Campagna, ove prende la strada bassa,
attraversa il ponte sullo scolo Osone e la continua sino al ponte sul
fosso dei Gamberi. La mezza via di questo fosso segue per due miglia
circa il nuovo confine di stato sino al ponte in legno della stradella
detta del Zajotto: segue la detta stradella e raggiunge la strada di S.
Lorenzo, prende la nuova strada detta della Colombina, che conduce a
Buscoldo, l’abbandona alquanto per girare attorno
all’oratorio del fondo Balconcello Panizza, e raggiunge
ancora la via comunale, rimanendo tutta dalla nostra parte, sino al
punto ove la strada si divide in due, abbandonando quella che mette a
Buscoldo, per tenere quella dei Ronchi sino al ponte sullo scolo
Corbolo. E tiene la metà di questo scolo sino allo sbocco
nella Senga, continuando, per breve tratto, anche questo scolo, cui lo
abbandona per prendere altro fosso di scolo, detto Fossone o Covone,
che pure abbandona alla Ca-Negrini di Scorzarolo, dove gira la chiesa e
l’abitato, e prende l’argine sinistro del Po, ove
si uniscono alle acque di questo fiume quelle dell’Oglio.
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fonte: www.ippolitonievo.info
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1861
28 maggio
- Archivio Comunale di Castellucchio,
Atti precedenti 1870, Amministrazione.
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Arrivano
alcune dichiarazioni di
disponibilità da parte dei proprietari di fondi posti
nell'ex Comune
di Curtatone ad "essere uniti agli Stati di Sua Maestà
Vittorio
Emanuele II°": dichiarano di "aderire all'annessione al
Comune di Castellucchio". L'unica riserva ci sarebbe "nel
caso il Comune di Buscoldo potesse di nuovo costituirsi nella sua
integrità". In particolare scrivono il Marchese Luigi
Capilupi
“Proprietario del fondo denominato Co' di Lupo posto alle
Grazie
nella parte del Comune di Curtatone" e Giuseppe Graziani
"proprietario del fondo Valivo denominato Cà Bassa posto
alle
Grazie nel Comune di Curtatone". E sono indicati anche, per
essere in una situazione analoga, Don Luigi Madella, e il Conte
Francesco Rimini.
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fonte: schede di ricerca della Sig.ra ISA MELLI
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1860
2
maggio -
Archivio Comunale di Castellucchio,
Atti precedenti 1870, Amministrazione.
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da
Scorzarolo scrive l'Ing. Francesco
Martinetti
"Il
R. Governo Sardo, coi Decreti 16 aprile p.p.
n.1381 e 16 maggio n. 1885, nominava il suddetto sindaco di
Scorzarolo quale Delegato speciale per predisporre l'organizzazione
politico-ammistrativa di quei brani di territorio neutrale tra il
lago di Mantova e il fiume Po che col tracciamento del confine
sardo-austriaco verrebbero ad essere aggregati ai R. Stati Sardi,
affinché al pubblicarsi della nominata linea di confine_
queste
popolazioni e censiti si trovassero di già regolarmente e
costituzionalmente uniti al Governo di S.M. il Re Vittorio Emanuele.
Lo
scrivente ha creduto suo dovere,
eccitato anche dal voto di molti possidenti ed abitanti dei menzionati
territori, di far conoscere
al Governo Sardo lo stato eccezionale in cui furono gettate queste
popolazioni e censiti col tracciamento del confine; e di presentare
in pari tempo un progetto sulla futura loro organizzazione; progetto
che in brevi parole qui si espone.
Visto
che i brani di territorio di
Scorzarolo e di Curtatone aggregati al Governo Sardo presentano un
debole estimo non atto a dare un sufficiente reddito alla loro
amministrazione e che mancano di un paese o centro qualunque ove
stabilire la sede municipale, fatto riflesso che la loro aggregazione
al Comune di Marcaria porterebbe gravi incomodi per la sensibile
distanza del capo luogo; considerato invece ai vantaggi che si
otterrebbero istituendo con essi e colle vicine frazioni di Cesoie e
Canicossa, staccate da Marcaria, un Comune a parte si propone:
Di
costituire un novello Comune coi
territorj di Cesoie e Canicossa e coi frammenti di Scorzaralo e
Curtatone, parrocchia di Buscoldo, sotto la denominazione di Cesoie
con sede municipale nel paese dello stesso nome siccome punto
concentrico del terreno unito. Considerato però alla
speciale
configurazione del territorio neutrale aggregato al Governo Sardo
nasce il pensiero che alla piccola frazione di terreno più
prossima
a Castellucchio, e cioè quella di S. Lorenzo e le Grazie le
convenga, per ogni rapporto, di aggregarsi a Castellucchio medesimo
anziché al nuovo Comune di Cesoie. L'accennato progetto,
accolto
favorevolmente dal R. Ministero Sardo, sarebbe stato di già
approvato, se non vi fosse la circostanza che, stante í
regolamenti
costituzionali dela Legge 23 ottobre 1839, si devono consultare le
popolazioni e i Comuni interessati.
Fu
appunto questo il motivo pel quale
il R. Ministero elesse il sottoscritto a Delegato speciale per
raccogliere:
1°
le deliberazioni de Comune di
Marcaria pel distacco delle sue frazioni di Cesoie e di Canicossa
idem del Comune di Castellucchio per l'accettazione di quella piccola
pane del territorio di Curtatone tra. S. Lorenzo e le Grazie che per
la sua ubicazione gli conviene unirsi a Castellucchio medesimo
anziché a Cesoie;
2°
i voti dei censiti e capi di
famiglia di quei brani di territorio di Scorzarolo e di Curtatone
(uniti agli Stati Sardi);
3°
presentare il tutto alla sanzione
Sovrana.
Nell'adempiere
il proprio dovere, lo
scrivente dirige il presente scritto alla S.V. Onorevole Sindaco di
Castellucchio, affinché si compiaccia di sottoporre al
proprio
Consiglio Comunale la proposta della aggregazione o meno al Comune di
Castellucchio di quella piccola superficie di territorio di Curtatone
tra S. Lorenzo e le Grazie che col tracciamento del confine
sardo-austriaco per unità ai R. Stati di S.M. il Re Vittorio
Emanuele. /.../ Aprofitto di questo favorevole incontro per
protestarmi colla più sentita stima.
|
fonte: schede di ricerca della Sig.ra ISA MELLI
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25
maggio1861 -
da Scorzarolo scrive l'Ing. Francesco
Martinetti
(incaricato
per il riparto fra i due
Stati delle competenti spese di manutenzione delle strade dopo la
demarcazione del nuovo confine)
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"Il R. Governo
Sardo, coi Decreti
16 aprile p.p. n.1381 e 16 maggio n. 1885, nominava il suddetto
sindaco di Scorzarolo quale Delegato speciale per predispone l'
organizazione politico-ammistrativa di quei brani di territorio
neutrale tra il lago di Mantova c il fiume Po che col tracciamento
del confine sardo-austriaco verrebbero ad essere aggregati ai R.
Stati Sardi, affinché al pubblicarsi della nominata linea di
confine, queste popolazioni e censiti si trovassero di già
regolarmente e costituzionalmente uniti al Governo di S.M. il Re
Vittorio Emanuele.
Lo scrivente ha
creduto suo dovere,
eccitato anche dal voto di molti possidenti ed abitanti dei
menzionati territori, di far conoscere al Governo Sardo lo stato
eccezionale in cui furono gettate queste popolazioni e censiti col
tracciamento del confine; e di presentare in pari tempo un progetto
sulla futura loro organizzazione; progetto che in brevi parole qui si
espone.
Visto che i
brani di territorio di
Scorzarolo e di Curtatone aggregati a Governo Sardo
presentano un debole estimo non atto a dare un sufficiente reddito alla
loro
amministrazione e che mancano di un paese o centro qualunque ove
stabilire
la sede municipale, fatto riflesso che la loro aggregazione al Comune
di Marcaria porterebbe gravi incomodi per la sensibile distanza del
capo luogo; considerato invece ai vantaggi che si otterrebbero
istituendo con essi e colle vicine frazioni di Cesole e Canicossa,
staccate da Marcarla, un Comune a parte si propone:
Di
costituire
un
novello Comune coi territori dì Cesoie e Canicossa e
coí frammenti
dì Scorzaroio e Curtatone, parrocchia di Buscoldo, sotto la
denominazione di Cesole con sede municipale nel paese dello stesso
nome siccome punto concentrico del terreno unito. Considerato
però
alla speciale configurazione del territorio neutrale aggregato al
Governo Sardo nasce il pensiero che alla piccola frazione di terreno
più prossima a Castellucchio, e cioè quella di S.
Lorenzo e le
Grazie le convenga, per ogni rapporto, di aggregarsi a Castellucchio
medesimo anziché al nuovo Comune di Cesole.
L'accennato
progetto,
accolto favorevolmente dal R. Ministero Sardo, sarebbe stato di
già
approvato, se non vi fosse la circostanza che, stante i regolamenti
costituzionali dela Legge 23 ottobre 1839, si devono consultare le
popolazioni e i Comuni interessati.
|
fonte: schede di ricerca della Sig.ra ISA MELLI
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San
Lorenzo, 16
aprile 1862 - Archivio Comunale di Castellucchio,
Atti precedenti 1870, Amministrazione.
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L'Ing.
Francesco Martinetti e l'Ing.
Piero Pinchetti preparano un
Atto
divisionale delle Strade
dell'antico Comune di Curtatone fra le due sue Frazioni Austriaca ed
italiana
Le due Frazioni di esso Comune
separate
dal Confine Italiano-Austriaco, una rimasta sotto il Dominio
Austriaco e l'altra unita al Regno d'Italia.
La
linea di confine tracciata nel marzo
1860, nello staccarsi dal Lago di Mantova alle Grazie, attraversa in
tutta lunghezza l'antico Comune di Curtatone lasciando una piccola
parte di esso allo Stato Italiano. Questa Frazione che si chiama
Curtatone Italiano fu testé aggregata per Italico Decreto 25
luglio
L861 n.106 al vicino Comune di Castellucchio, Provincia di Cremona,
il di cui Municipio deve conseguentemente assumere la Direzione ed
Amministrazione la quale le è difficoltata, in quanto
riguarda il
Piano-strade, dalla circostanza che le Strade cadenti nella
surriferita Frazione formano parte integrante tanto di progetti
quanto di contratti di manutenzione di molte altre Strade dell'intero
Comune di Curtatone in appalto tutte ad un solo imprenditore; di
più
alcune d'esse furono bipartite dal sullodato confine lasciandone una
parte al Comune di Curtatone Austriaco e l'altra alla zona Italiana,
senza che si conosca la loro delimitazione. Il togliere
siffatti
ostacoli, tanto il Municipio di Castellucchio
quanto la Deputazione
Comunale di Curtatone Austriaco convennero come dal Processo Verbale
6 dicembre 1861 di delegare ai sottoscritti Ingegneri il Progetto
Divisionale delle Strade e dei relativi Progetti di mantitenzione in
corso, non che la spartizione e liquidazione dei rispettivi Canoni di
manutenzione dall'epoca dello seguito scomparto territoriale 31
dicembre 1861 devoluti alle due Frazioni di Curtatone.
/solo
la strada Buscoldina resta per
intero alla zona di Curtatone Italiano e le altre Barzelle,
Colombina, Francesca, Montanara e Buscoldo intersecate dal Confine
sono soggette ad ambedue le Frazioni di Curtatone Austrico e
Italiano/
La
strada Buscoldina comincia alla
Strada Barzelle ove quest'ultima viene attraversata dal confine
Austriaco - Italiano e termina alla Strada Colombina. È
lunga metri
521.
/della
strada Barzelle circa due
chilometri si distaccano dal confine e rimangono italiani e "va
ad unirsi coll'altra strada dello stesso nome appartenente al Comune
di Marcarla"; comprende il ponte sul Corbolo ed il tombino di
fronte al Fondo Bonsignora. Delle strada Barzelle solo 420 metri
rimangono austriaci/
La
strada Colombina per poco più di
tre chilometri è italiana ("si distacca dal confine e
termina
al Villaggio di San Lorenzo al quadrivio formato da questa strada con
quella di Montanara e Crocette).
La
strada Francesca (da Curtatone a
Rivalta attraverso le Grazie) è per metri 929 austriaca e
per metri
930 italiana. Dalla Postale per Milano fino al confine alle ultime
Case delle Grazie è austriaca. In parte è nel
Comune di Rodigo.
La
Strada Montanara per m.1650 è
italiana e per metri 7461 è austriaca. La parte italiana si
stacca
da San Lorenzo e finisce al Ponte sul Lodolo in confine col Comune di
Castellucchio.
/C'è
un Confine italiano-austriaco a
San Lorenzo/
La
strada di Buscoldo per m.2128 è
italiana (sino al Ponte sullo Scolo Senga) e per 6340 metri
è
austriaca (dalla Corte Arnadei passando per il piccolo Borgo
Serraglio passando poi in adiacenza del Cimitero di Buscoldo sino al
Confine ai Ronchi)
Buona
parte del Comune di Curtatone
addivenne territorio neutrale per effetto dell'armistizio e
preliminari di pace di Villafranca (giugno 1859) e fino al
tracciamento del Confine Italiano-Austriaco (marzo 1860) non fu
regolarmente diviso fra l'Austria e il nuovo Regno d'Italia. Per
tutto questo tempo l'antica Deputazione Comunale (il cui ufficio
rimase sempre in territorio austriaco) disimpegnò a tutti
gli
incombenti spese d'amministrazione e fra queste anche quelle del
ramo-strade per l'intero Comune in onta che i Censiti, specialmente
quelli della zona ora Italiana, non contribuissero alla loro tangente
di sovratassa comunale.
Successivamente
per il ritardo avvenuto
alla pubblicazione regolare (agosto 1860) per parte dei Governi della
già tracciata linea di confine, e dall'altro ritardo
prodotto dal
Governo Italiano nello stabilire il nuovo regime amministrativo della
zona delimitatagli dal confine medesimo, aggregata da ultimo al
Comune di Castellucchio con il decreto 25 luglio 1861, la Deputazione
suddetta ha dovuto, come per lo passato accudire all'azienda
amministrativa di tutto l'intero Comune come se avvenuto non fosse il
distacco di una sua frazione.
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fonte: schede di ricerca della Sig.ra ISA MELLI
|
Dall' archivio della Parrocchia
di Buscoldo p.g.c |
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All’Onorevole
Deputazione Comunale di
Curtatone
Nei
giorni 14 e 16 prossimo passato giugno furono minati e manomessi i due
ponti in cotto di Lodolo e Fossa viva sulla strada comunale con tale
dirupamento profondo ed insuperabile che impedisce alle 300 famiglie di
abitanti oltre ad altrettanti limitrofi il libero passo.
Quindi
è che i sottoscritti, interpreti del comune voto, per
interesse commerciale e singolarmente per lo libero esercizio economico
sanitario e quello religioso; implorano la grazia della sullodata
Onoverole carica che si impegni ad ottenere istantanea provvidenza in
proposito colla ricostruzione dei due citati ponti di assoluta
necessità.
Fiduciosi
di tanto favore si protestano con distinta stima e rispetto .
Dalla
Parrocchia di Buscoldo li 28 luglio 1859
Don Valentino Sgarbi Arciprete
Monti Dottor Giovanni
Teresa Palvarini Levatrice
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Testo:
Per
la ricostruzione dei ponti Lodolo e Fossaviva
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N°
897
Al M. R. Sig. Arciprete di Buscoldo
In
seguito alle superiori prescrizioni venne oggi dall’I. R.
Commissariato Distrettuale in concorrenza della scrivente
Deputazione provveduto pel ripristino
dell’integrale esercizio della Giurisdizione Governativa
nella frazione delle Grazie entro i limiti della Barriera
stata demarcata sulla linea dalle dette Grazie a Scorzarolo dalla
Commissione Internazionale di confinazione , il quale
ripristino di giurisdizione s’intende quindi
attuabile nella detta terra dalle Grazie nella frazione di
Montanara , di Buscoldo e sue frazioni, e nelle frazioni di Romanore
situate tutte al di là dello scolo Fossaviva determinata
essendo l’appartenenza al territorio Austriaco, per cui
queste frazioni e Buscoldo continuano a far parte del Comune di
Curtatone.
Ciò
premesso, e ritenuto venire determinato l’esercizio della
piena azione amministrativa , e politica nelle dette frazioni
delle Grazie,di Montanara, di Romanore, di Buscoldo con sue
adiacenze, estensivamente pure alla debita
esecuzione degli ordini provenienti dalla Autorità
Politica per tutti gli affari, ed oggetti concernenti quelle
terre, e per le persone colà domiciliate.
Nel
renderne di conformità edotto il M.R.
Parroco per natura e direzione in
ciò, che lo riguarda nel disimpegno delle proprie mansioni .
Dall’Ufficio
Comunale
di
Curtatone e Buscoldo 29 agosto 1860
I
Deputati .. Badini
Panizza
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N°726
Urgentissima
Al Molto Reverendo Arciprete di
Buscoldo
Affinché nessuno possa allegarne ignoranza viene officiata
ad avvertire dall’Altare che tutti quelli che hanno ottenuti
Bovi dall’I.R. Comando della fortezza non possono farne uso
nel caso di requisizione per trasporti militari e che debbano
renderne edotta la scrivente entro due giorni per
la formazione di relativo elenco.
Dall’Ufficio
comunale di Curtatone
Buscoldo 6 Agosto 1859
Li
Deputati
Badini …..
G. Pizzamiglio
|
|
Al molto Reverendo Sig.re Arciprete di
Buscoldo
In
seguito alle superiori prescrizioni venne oggi dall'I.R. Commissione
Distr.le in concorso della scrivente Deput.ne provveduto pel ripristino
dell'integrale esercizio della giurisdizione Governativa nella frazione
delle Grazie entro i limiti della Bariera stata demarcata sulla linea
dalle dette Grazie a Scorzarolo dalla Commissione internazionale di
confinazione il qual ripristino di giurisdizione s'intende quindi
attuabile nella detta terra dalle Grazie nella frazione di Montanara ,
di Buscoldo, e sue frazioni, e nelle frazioni di Romanore situate tutte
al di là dello scolo Fossa Viva; determinata essendo
l'appartenenza al territorio Austriaco, per cui queste Frazioni e
Buscoldo continuano a formar parte del Comune di Curtatone
Ciò premesso e ritenuto venne determinato l'esercizio della
piena azione amministrativa e politica nelle ridette Frazioni delle
Grazie ,di Montanara, di Romanore, e di Buscoldo con sue adiacenze
estensivamente pure alla debita esecuzione degli ordini provenienti
alle Autorità Giudiziarie, coll'Autorità Camerale
e dall'Autorità Politica per tutti gli affari ed oggetti
concernenti quelle terre, e per le persone colà domiciliate
. Nel renderne di conformità edotto il Molto Rev. Parroco
per norma superiore in ciò che lo riguarda , nel disimpegno
delle proprie mansioni
Dall'Ufficio
Com.le di Curtatone Buscoldo 29 Agosto 1860
Li Deputati
Badini
Panizza
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(timbro della
deputazione comunale)
«Provincia
di Mantova- distretto primo»
all’interno
Comune
di Curtatone |
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Foglio di copertina contenente
documenti relativi a:
Ripristino
dei Confini
29
agosto 1860 |
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Ripristinazione
di Governo
Austriaco
li
2 settembre 1860
agli
atti per norma
Sgarbi
Parroco |
|
Nota inviata
dalla deputazione al Parroco di Buscoldo:
Promemoria
da leggere domani dalla bontà del Parroco di
Buscoldo:
Si
avverte che chi non sarà a presentare le istanze per titolo
di requisizione od altri danni sofferti nella passata guerra entro oggi
o domani al più tardi non saranno per parte della
Deputazione più ammesse
10/9
’59
… Pizzamiglio ….
|
La visione e letture delle
precedenti documentazioni ci ha dato la misura dei
disagi cui erano costrette le popolazioni dei territori a
scavalco del nuovo confine scaturito dopo la pace.
Il problema investiva direttamente gli abitanti di Grazie,
San Lorenzo, Buscoldo, Ronchi, Scorzarolo e indirettamente
San Silvestro, Levata, Ponte 21 tutti rimasti
Austro-Ungarici quando dovevano entrare nelle terre passate
al Regno di Piemonte, che comprendevano le corti agricole, i
loghini, le vodagioni, la strada Colombina con il
Balconcello, la strada delle Barzelle e dei Ronchi, i canali Corbolo e
Senga, la campagna di Scorzarolo e le
terre prossime del Comune di Marcaria, di
Rivalta e Castellucchio passate al Regno
Sardo e tutte da secoli soggette ad avere rapporti
di affari e di affetti umani quotidiani che , in
detto e in fatto, vengono appesantite da prescrizioni burocratiche,
controlli d’identificazione , bloccate da
«stanghe» in ferro, gendarmi armati autoritari e
diffidenti, causa di disagi a cui , da tempo, non erano abituati.
BUSCOLDO
allora era sede della deputazione amministrativa comunale
presso uno stabile in borgo Serraglio.
La originaria
Deputazione Buscoldese fu trasferita a Montanara (palazzo Cavalcabò) da Vittorio
Emanuele II° Re d’Italia con Regio
Decreto (copia dello stesso negli anni 1970-80 era ancora
esposto nell’ufficio del Sindaco). Questo a ricordo e per i meriti acquisiti nella
Battaglia risorgimentale del 29 maggio
1848 svoltasi nelle campagne tra Curtatone e
Montanara .
Da
ricordare che il trasloco della sede della Deputazione e/o Comune
avvenne notte tempo per evitare spiacevoli
conseguenze…da parte dei Buscoldesi.
Tutto il
territorio comunale restò comunque prima e
dopo parte integrante della Provincia e del Distretto
militare di Mantova .
Subì
due consistenti decurtazioni del territorio più prossimo a
Mantova:
> La
prima nei primi decenni del 1900 con Belfiore, Angeli
e Dosso del Corso).
> La
seconda, nel periodo fascista, con le zona della Cinciana, Borgo
Chiesanuova fino presso Mezzalana e San Silvestro.
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