AL GRATADUR

pag. 17
Buscoldo 24 Ottobre - Sagra di Buscoldo
NUMERO
   UNICO
gratadur
REDAZIONE
G:E:F:



si inaugura
Oggi ricorre l’annuale sagra, e i giovani di A.C.
hanno organizzato una mostra comprendente Arte
Artigianato, lavori femminili ecc. Visitatela e così
giudicherete. Cosa importa se i dipinti di Bruno Pela
sembrano macchie di inchiostro e se la statua di
Franco Marenzi ha il collo storto, e il naso prolungato
tanto non ce ne sono anche tra i nostri giovani di A.C.
che hanno il naso prolungata..! E cosa importa se le
automobiline di Carlo Pela sembrano quelle che si
trascinano i bambini con la cordicella e fanno po-po
e se la radio di Gianni manca di una valvola un
trasformatore e due bobine, tanto va ugualmente. E
poi una cosa, non guardate tanto l’angolo Vitt. perchè
ha un.......beh tanto l’ha fatto Elio..! Interessante sarà
pure per voi uomini visitare l’esposizione  delle 
ragazze, infatti alcune espongono, la dote e così.......
mi avete capito..? E cercate pure che ci sarà (ma lo 
dico piano perchè non vuole) una coppa offerta da 
Enzo Badini che Gianfranco ha vinto quando ha fatto
il circuito viale Bertani - via Paese in occasione della
sagra del Serraglio. Molte altre cose ci saranno
esposte, certo voi non direte a tutti i loro difetti
perchè altrimenti poverini......................

Scusi ho domandato

mi parli un poco del suo

lavoro e di ciò che conta

fare. E così il genio si mise

a parlare. “ Faticherò a far

capire ad un profano ciò che

è l’elettricità, comunque

voglio metterlo al corrente

di un mio lavoro, dirò me=

glio, di una nuova mia

invenzione che chiamerò

RCLQSFT ( radio con la

quale si fa tutto). Infatti,

vede, premendo questo

tasto, la radio sarà accesa,

e poi, si opera come una

macchina da scrivere. Mi

con la frase fornita dai tas=

ti, si esprime un desiderio

e successivamente nell’in=

terno avviene questo mec=

nella soffitta
Là, al piano superiore in una cameretta ove su delle assi vi sono parecchie file di bottiglia (vuote) ed una scaletta che porta nella soffitta tra i topi, macinini, cuffie e fili vive un genio incompreso, colui che su questo giornale hanno osato chiamare “corto circuito“  trascorre le sue ore immerso nello studio e negli esperimenti.

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