don Luigi Micheli
Al termine di questa giornata così densa di forti e commosse evocazioni per il nostro amato don Giulio, è spontaneo un pensiero altrettanto commosso per il nostro don Luigi Micheli.
Diciamo nostro perché tale era considerato da don Giulio e tale è considerato da noi tutti qui presenti. Nostro perché lui era orgoglioso di sentirsi parte della nostra comunità ("non vedo l'ora che venga domenica" era solito dire, anche quando la malattia lo aveva duramente colpito).
Nostro perché nel corso di tanti anni di discreta, ma incisiva presenza a Buscoldo ci ha regalato omelie dense di dotte citazioni, ma soprattutto cariche di grande umanità. In modo particolare il nostro pensiero va a quelle del Venerdì Santo sul sagrato della chiesa, al termine della processione per le vie del nostro paese. Rari esempi di intensità, sensibilità, condivisione e partecipazione.
Beh ! Adesso non esagerate! ci direbbe con il suo proverbiale amabile sorriso.
No, caro don Luigi, non esageriamo, ci creda, chiunque di noi abbia avuto modo anche solo di scambiare alcune parole, qualche confidenza o qualche battuta scherzosa con Lei, ora ha un motivo in più per ricordarLa e rivolgerLe un pensiero di cristiana gratitudine.
Ivano Zin


torna alla pagina iniziale
ritorna all' inizio